Twister Communications Middle East. Storia di una boutique italiana a Dubai.

23 Novembre 2021
egramatica

ProPosition incontra con enorme piacere Elena Gramatica, già CEO di Twister Communication Middle East, prossimo AD della sede di Dubai “SEC Newgate ME” a seguito dell’acquisizione da parte della multinazionale SEC Newgate della boutique agency da lei aperta 9 anni fa a Dubai.

Come nasce l’avventura della Twister Communications Middle East? 

“Ho studiato lingue orientali alla Ca’ Foscari e mi sono laureata in arabo, mi piace pensare a questo percorso come un ritorno alle origini. Infatti, per un’opportunità professionale, abbiamo deciso con mio marito di trasferirci a Dubai nel 2010, pensando di fermarci pochi anni. Dopo un’esperienza in un’importante multinazionale di comunicazione ho deciso con alcuni partner italiani di aprire la filiale mediorientale dell’agenzia italiana Twister Communications a Dubai. La scommessa era sfidante: il mercato della comunicazione in cui misurarsi era maturo e dominato da tempo da tutte le più importanti agenzie di comunicazione internazionali. Il contesto era ed è tutt’oggi caratterizzato da forte competizione e complessità culturale. Abbiamo lavorato per crearci il nostro spazio, distinguerci in un mercato saturo, tutto questo grazie all’impegno, alla nostra esperienza e professionalità, unita allo studio e alla preparazione.

In un contesto così complesso qual è stata la vostra strategia?

“Lavorare nella comunicazione, saper gestire al meglio le notizie, lavorare con i governi e con la stampa vuol dire innanzitutto studiare, prepararsi per costruirsi un forte knowledge sui temi della politica, economia ed attualità. Oggi siamo l’ufficio stampa del governo italiano e britannico in Arabia Saudita. Siamo consapevoli delle responsabilità che ne derivano e quindi l’impegno ad informarsi, conoscere, studiare per saper comunicare al meglio è sempre ad altissimi livelli. Negli anni abbiamo avuto la fortuna di costruire e mantenere consolidate partnership con clienti ed istituzioni interessanti di cui condividiamo valori”.

La recente notizia relativa all’acquisizione del 70% Twister Communications Middle East della da parte del Gruppo interazionale Sec Newgate, uno dei 30 gruppi più importanti a livello mondiale, è il riconoscimento del duro lavoro di questi anni. Quali vantaggi potete offrire ai vostri Clienti con quest’importante partnership?

“Questa partnership ci consentirà di continuare a offrire un approccio flessibile e individuale ai clienti, ma con l'ulteriore vantaggio di una rete consolidata di uffici nella regione e a livello internazionale. Attraverso la nostra rete congiunta, saremo in grado di offrire alle aziende che desiderano investire e crescere nella regione un team consolidato con decenni di esperienza locale”.

Il tema della diversity in Medio Oriente. Cosa vuol dire per una professionista come lei lavorare a Dubai? 

“Siamo un team di 8 donne, tutte con seniority che hanno potuto affermare e vedere riconosciuta la propria professionalità, anche in contesti prevalentemente maschili, questa è la miglior dimostrazione che in Arabia Saudita oggi il contesto è di apertura e grande rispetto verso la diversity. Non mi sono mai trovata in situazioni critiche o discriminatorie, al contrario ho sempre rilevato un grande rispetto e valorizzazione del nostro lavoro. In tutti questi anni ho visto qui un impegno continuo per garantire un mondo migliore e moderno, dove convivere secondo valori di tolleranza, pace e sicurezza in un contesto multiculturale. Pensi che negli Emirati Arabi Uniti esiste il “Ministry of Tolerance” a garanzia del rispetto e pacifica convivenza”.

Oltre l’80% della popolazione che vive a Dubai è expat. Qual è il valore di vivere in una realtà caratterizzata da un crogiuolo di razze e contesti culturali così diversi?

“Credo che uno dei valori più importanti sia aver potuto crescere i miei figli in un contesto multietnico e muticulturale così ricco da diventare naturalmente insito nel loro modo di pensare e di interfacciarsi. È molto difficile trovare una realtà come questa dove tutte le nazionalità trovano modo di convivere con un arricchimento reciproco. In particolare, noi italiani siamo molto apprezzati, grazie alla nostra fama legata ai valori dell’ospitalità, accoglienza, accettazione, empatia. Anche professionalmente ci viene riconosciuta una grande credibilità, competenza e preparazione”.

Come è la settimana lavorativa a Dubai?

“Anche se da tempo si parla di spostare il week end per adeguarsi all’economia internazionale, la settimana lavorativa inizia la domenica e finisce il giovedì, per rispettare il venerdì sacro islamico, come la maggior parte dei Paesi dell’Arabia Saudita Unita. Questo vuol dire che spesso, soprattutto nelle pick season di maggior interazione con i Clienti Occidentali, lavoriamo anche il venerdì e alla fine non abbiamo una giornata festiva ma si finisce di lavorare con continuità”.

Dubai e Expo 2020

“Finalmente a inizio ottobre è stato inaugurato l’Expo, per la prima volta in un paese mediorientale. È un evento per cui Dubai ha lavorato con grosso impegno per fare le cose al meglio ed avere visibilità a livello mondiale. L’anno scorso Dubai è stata penalizzata a causa della pandemia e purtroppo ha dovuto rimandare l’evento. Devo ammettere che Dubai ha saputo gestire al meglio la situazione Covid, che ha affrontato con grande attenzione e reattività. Ci siamo sentiti tutti al sicuro e, ancora una volta, si è confermato essere un Paese che tiene molto ai suoi cittadini e alla sicurezza di chi ci vive e lavora”.