Una tazza di tè? Solo se carbon free!

18 Giugno 2021
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La pandemia ed in particolare i “bevitori di tè in quarantena” hanno fatto schizzare le vendite della bevanda più diffusa al mondo, a parte l’acqua. Il tè nasce in Cina come bevanda medicinale, ma è nel XVII secolo che inizia a diffondersi nel Regno Unito e ad avere un boom di consumi su scala mondialeE mentre il consumo aumenta, il cambiamento climatico fa decrescere le terre adatte alla coltivazione, mettendo in pericolo il futuro di intere comunità. La Cina, che resta il più grande produttore e consumatore di tè al mondo, sta infatti lavorando alla definizione di progetti per una produzione carbon neutral, in collaborazione con la FAO. L’obiettivo di riduzione delle emissioni è comune per altro a tutti i leader mondiali inviati al recente summit sul clima, voluto dal Presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden, che ha annunciato il raddoppio dell'obiettivo degli Usa sul clima con un taglio fra il 50 e il 52% entro il 2030, rispetto agli impegni assunti dall'amministrazione Obama.